Animali domestici e parassiti. Tutti i consigli per difendere i nostri amici a quattro zampe.

L’arrivo della primavera, accompagnata da temperature miti e gradevoli, incoraggia la vita all’aria aperta dei nostri amici a quattro zampe che possono sentirsi liberi di giocare e correre in totale libertà. Ma le condizioni climatiche favorevoli favoriscono anche la riproduzione e la diffusione di numerose tipologie di insetti e parassiti.
Pulci, zecche e pappataci: i nemici invisibili
Tra i parassiti più conosciuti e diffusi troviamo le pulci, organismi in grado di vivere grazie al sangue sottratto all’animale che li ospita. Solitamente possono attaccare mammiferi ed uccelli, causando danni molti gravi all’animale e trasmettendo diverse malattie, in alcuni casi anche mortali. Tra le patologie più diffuse troviamo:
- la bartonellosi, un gruppo di 4 malattie infettive causate dal Bartonella henselae; i sintomi più comuni sono la febbre, la diarrea, il vomito e infiammazione dei linfonodi;
- la dermatite allergica, una reazione cutanea causata dalla saliva della pulce che porta l’animale a grattarsi in modo convulso;
- la dipylidium caninum, che può provocare un’infestazione intestinale.
Le zecche, invece, sono aracnidi ematofagi capaci di passare con molta facilità da una specie animale all’altra con il rischio di trasmettere patologie come:
- la malattia di Lyme, che si manifesta con sintomi molto violenti come febbre, debolezza e dolori articolari;
- l’erchiliosi, una malattia pericolosa anche per l’uomo, i cui i sintomi si palesano anche dopo settimane con febbre alta, dimagrimento e infiammazione dei linfonodi;
- la rickettiosi, che si manifesta con febbre e sonnolenza;
- la babesiosi, che scatena febbre alta, sonnolenza, ingrossamento della milza, anemia.
Il pappatacio (o flebotomo) è un insetto molto simile ad una zanzara, attraverso la sua puntura può veicolare al cane un virus molto temuto per la sua pericolosità, la Leishmaniosi. Si tratta di malattia assai insidiosa caratterizzata da un lunghissimo periodo di incubazione che si manifesta con sintomi molto evidenti come dermatite, perdita di peso, lesioni, insufficienza renale.
Prevenire è sempre meglio che curare
Proteggere e tutelare la salute del proprio amico a quattro zampe è sicuramente una priorità e al contrario di quanto si possa pensare, non è assolutamente impegnativo. Ma quali sono le precauzioni da prendere e quali comportamenti si possono adottare per proteggere i nostri animali e le mura domestiche? Ecco qualche piccolo suggerimento da seguire quotidianamente.
Per difendersi da pulci, zecche e tutti i problemi da essi portati la prevenzione è la prima arma. Ma la prevenzione non riguarda solo gli animali ma anche gli ambienti in cui sono soliti vivere.
Spazzolare il proprio animale è un gesto tanto semplice quanto fondamentale non solo per la pulizia degli spazi comuni ma anche per il loro benessere. Pettinare con regolarità il pelo di cani e gatti consente di verificare non solo la presenza o meno di eventuali parassiti sulla cute dell’animale ma permette anche di scongiurare eventuali infestazioni degli ambienti circostanti.
Molti non sanno che anche pulire le zampe del proprio animale è molto importante. Si tratta di una pratica davvero semplice e veloce che consente di eliminare eventuali residui di terriccio, acqua e qualunque altro elemento esterno e di verificare l’integrità della pelle sottostante. È possibile utilizzare un panno morbido o delle salviette specifiche per animali per rimuovere delicatamente lo sporco.
Ma tutto questo a volte non basta. Attualmente in commercio sono disponibili antiparassitari come pipette, pastiglie, collari e spray da utilizzare regolarmente, soprattutto nei periodi più caldi. Si tratta di dispositivi appositamente studiati, sicuri, che non procurano alcun fastidio all’animale.
Ma cosa occorre fare in caso di puntura?
Il primo passo è riconoscere il tipo di puntura e capire se la causa della lesione è attribuibile a un insetto o se la ferita è determinata dalla presenza di un parassita. Ci sono insetti che pungono semplicemente, lasciando rossori, edemi e prurito e parassiti in grado di sopravvivere grazie al sangue dell’animale da cui sono ospitati.
È sempre consigliabile andare dal veterinario per scongiurare il pericolo di complicazioni e per determinare la cura più adatta; fatto questo non resta che procedere nuovamente all’applicazione degli antiparassitari, rispettando le dosi e le tempistiche indicate sul bugiardino.
Il vostro amico a quattro zampe non potrà che ringraziarvi!